Vinitaly, Santoianni: Fare squadra per rilanciare export vino italiano

“Il vino è la punta di diamante del nostro made in Italy e rappresenta ancora oggi quasi l’8% in valore dell’export agroalimentare italiano, malgrado l’impatto sui costi di produzione e l’incertezza sulla logistica – generati soprattutto dai mutevoli scenari bellici e dai cambiamenti climatici – abbiano provocato una flessione del 2,7% del fatturato in ragione della riduzione dei volumi esportati (-3,6%) sul 2022, come registra l’ultimo report Ismea sugli Scambi con l’estero”.

Così Giuseppino Santoianni, presidente dell’Associazione Italiana Coltivatori, a margine del Vinitaly, che giunge al termine oggi.

“Se ci sono delle rimodulazioni nei mercati consolidati, come la riduzione dell’export negli Stati Uniti – che segna -4.6%, pur rimanendo il primo mercato di destinazione con una quota sulle totali esportazioni pari al 24% – il nostro vino cresce su altri fronti. Ad esempio lo spumante italiano è scelto da molti wine-lovers francesi, che lo prediligono al poco accessibile champagne e fanno registrare un + 21% del volume di esportazioni. Per questo dobbiamo continuare a fare squadra come comparto e dare visibilità a vetrine internazionali di prim’ordine come il Vinitaly, importanti per raccontare al mondo le nostre eccellenze e il nostro modello di sostenibilità”, – continua Santoianni – “Da un calice si creano percorsi enoturistici, si rompono barriere e pregiudizi, si costruiscono ponti sostenibili con il giusto agroalimentare che remunera gli agricoltori e preserva i territori”.

“È importante che il governo italiano e le istituzioni europee continuino a difendere il settore dalle etichettature allarmistiche quanto da quelle scorrette dell’Italian sounding, sostenere i progetti sulla tracciabilità e trasparenza nel settore, assicurare produzione e sbocchi commerciali facendo prevalere, ad esempio per le rotte commerciali lungo il Mar Rosso, il linguaggio diplomatico che rassicura le nostre società e tutela le vie commerciali”, conclude il presidente di AIC.