LA NOSTRA STORIA
L’Associazione Italiana Coltivatori (AIC) si costituisce nel 1969, nello stesso anno in cui, a seguito della scissione avvenuta nel Partito Socialista Unificato della componente socialdemocratica da quella socialista, nasce il Partito Socialista Unitario (PSU) che poi nel 1971, diverrà il Partito Socialista Democratico Italiano (PSDI). Parallelamente alle vicissitudini politiche, anche una frangia del movimento socialista contadino si stacca dal Partito Unificato per fondare l’AIC.
In data 9 ottobre 1969 con atto notarile dell’Avv. Ercole Colabucci di Roma – alla presenza di Gianmatteo Matteotti, Pietro Longo, e Ferdinando Amiconi – è costituita formalmente l’Associazione Italiana Coltivatori. In tale data è stato redatto il primo statuto di AIC che esprime formalmente e solennemente i principi fondamentali dell’Associazione.
Negli anni l’Associazione ha continuato a raccogliere le adesioni degli operatori del comparto agricolo e del movimento contadino di matrice socialdemocratica perseguendo, in linea con le battaglie valoriali ispirate dalla figura di Giuseppe Saragat, un ordinato ed equilibrato sviluppo civile della società centrato sul ruolo dell’agricoltura e sulla tutela dei diritti di tutti i lavoratori della terra. Su questo impegno il 14 gennaio 1972 l’AIC costituisce l’Istituto nazionale per l’assistenza ai lavoratori (INPAL), ente di patronato attivo ancora oggi, intendendo così integrare i servizi resi agli associati con l’assistenza e la tutela previdenziale e sociale.
Con la diaspora del PSDI, a cui l’AIC era collegata in quanto ente collaterale del partito, l’associazione ha continuato a operare nel campo dell’equità sociale nei territori, nella rappresentanza delle istanze dei suoi associati e nei servizi di prossimità offerti ai cittadini. In particolare, ai servizi di patronato di INPAL si sono aggiunti nel tempo quelli di assistenza fiscale con il CAF AIC, di assistenza agricola con il CAA AIC e di formazione con ENAPAICA.
Nel corso del tempo l’AIC è stata anche socio fondatore della Confederazione Produttori Agricoli (Copagri) e ha contribuito attraverso un “patto federativo aperto” a determinare nuovi equilibri nel panorama delle rappresentanze agricole. Le altre realtà costituenti della Copagri sono state: l’Acli-Terra delle ACLI, l’Unione Coltivatori Italiani (UCI), l’Unione Generale Coltivatori (UGC) della CISL e l’Unione Italiana Mezzadri e Coltivatori diretti (UIMEC) della UIL. Nel 2014 l’Associazione Italiana Coltivatori (AIC) decide di terminare l’esperienza confederativa e, attualmente, risulta fuoriuscita dalla Copagri così come tutte le altre organizzazioni costituenti.
Il 22 giugno 2022 l’Assemblea degli Aderenti all’Alleanza Italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS) ha ritenuto importante per il conseguimento dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile l’attività vocata all’equità sociale che l’Associazione Italiana Coltivatori svolge nei territori e ne ha accettato la richiesta d’adesione.
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