UE-Mercosur, AIC: Opportunità per l’agricoltura, ma competizione sia equa

“Nel corso dell’audizione, abbiamo ribadito la necessità di accelerare la Riforma del Codice Doganale dell’Unione Europea per garantire maggiore trasparenza nei controlli sulle merci extra UE e rafforzare i processi di monitoraggio e dialogo con i Paesi dell’area latinoamericana, con l’obiettivo di una progressiva convergenza degli standard produttivi in tempi certi e ragionevoli”.

Lo dichiara il presidente di AIC, Giuseppino Santoianni, a margine dell’audizione sugli impatti dell’Accordo Ue Mercosur presso la XIII Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati.

“L’apertura ai mercati del Mercosur può offrire opportunità significative per il nostro agroalimentare, creando nuove prospettive di export, rafforzando relazioni strategiche con un’area che conta oltre 50 milioni di italo-discendenti e tutelando 57 prodotti italiani dal fenomeno dell’italian sounding” commenta Santoianni. “Allo stesso tempo, come AIC poniamo l’attenzione su due concetti chiave: reciprocità e controlli. Senza regole comuni eque sugli standard produttivi, il settore potrebbe non comprendere l’accordo, rischiando proteste legittime. Come nella storia di Davide e Golia, la competizione tra agricolture di dimensioni diverse è accettabile, ma non lo è con regole sbilanciate che favoriscono alcuni produttori. Un esempio è l’uso di antibiotici come promotori della crescita nella produzione di carne bovina. Pratica permessa nei paesi del Mercosur che incide sui costi e quindi sul prezzo al consumatore finale”.

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