L’AIC nei Balcani per la Settimana della Cucina Italiana
L’AIC porta a Tirana e a Prishtina diverse aziende rappresentative dell’eccellenza enogastronomica italiana, dall’olio d’oliva biologico alla pasta al prosecco. Porta soprattutto la sua esperienza ultra cinquantennale nel campo dell’associazionismo che rafforza le aziende agricole valorizzando le tipicità locali e la produzione sostenibile di qualità, unite a tutela del lavoro e delle pari opportunità in campo agroalimentare. Tutti elementi che i partner locali vogliono rafforzare, dando alle imprese e agli operatori dei Balcani opportunità di confronto e scambio.
Questa edizione della SCIM ha come parole d’ordine convivialità, sostenibilità e innovazione, puntando a valorizzare il ruolo benefico della cucina italiana e dei prodotti agricoli che ne stanno alla base per la salute e la tutela ambientale. Elemento portante delle nostre eccellenze è il legame con i territori dove sono prodotte, ognuno con tradizioni di accoglienza e condivisione del cibo che lo permeano e rendono quello della cucina un rito sociale cardine dell’italianità.
È questo che vorrebbero rivivere, racchiuso in una bottiglia di vino o in una forma di formaggio, le persone che cercano il made in Italy all’estero. Ecco perché come AIC contrastiamo con tutte le forze l’Italian sounding come frode di un’esperienza non vissuta oltre che di un prodotto non consumato. Lavoriamo quindi per rendere ancora più riconoscibili le nostre aziende, anche raccontando il loro impegno costante nell’innovazione e la decisa scelta della sostenibilità, così da portare avanti le migliori tradizioni nel pieno rispetto delle generazioni più giovani.
L’AIC ha espresso alle nostre Ambasciate, all’ICE e all’Istituto Italiano di Cultura la disponibilità di portare avanti questo impegno nei Balcani, con nuovi progetti e iniziative. È stata particolarmente preziosa fin qui la collaborazione dell’Ambasciatore Fabrizio Bucci e di partner come AIS Club Albania, con il suo responsabile Vincenzo Vitale (entrambi in foto insieme a Geri Ballo, responsabile comunicazione di AIC).