Agricoltura Ue, AIC: Ok controlli su carne coltivata, trasformare allevamenti intensivi

“Condividiamo la richiesta di valutazione d’impatto relativa all’introduzione in Europa della carne coltivata, avanzata oggi in sede di Consiglio Agrifish e basata su considerazioni economiche, di sostenibilità e trasparenza”.

Così il presidente dell’Associazione Italiana Coltivatori Giuseppino Santoianni a commento del non paper presentato a Bruxelles dalle delegazioni di Italia, Francia e Austria, sostenuto anche da Repubblica Ceca, Cipro, Grecia, Ungheria, Lussemburgo, Lituania, Malta, Romania e Slovacchia.

“È bene aprire un dibattito europeo su questo tema, che coinvolga tutti gli stakeholder, cittadini consumatori compresi, nonostante non sia arrivata ad ora nessuna richiesta di autorizzazione al commercio di carne coltivata per il mercato europeo, come ricordato oggi dalla Commissione”, – continua Santoianni, – “Tra i nostri obiettivi c’è quello di scoraggiare l’instaurarsi di monopoli e quello di garantire la libera scelta informata dei consumatori europei, ma soprattutto poniamo l’accento sull’importanza di salvaguardare gli allevamenti estensivi, un metodo di produzione alimentare genuino di stampo europeo. Ricordiamo che questo oggi è minacciato e penalizzato in concreto dagli allevamenti intensivi, che calpestano il principio del benessere animale e producono alimenti ben diversi per qualità da quelli frutto del lavoro delle Pmi che hanno reso famoso il cibo europeo nel mondo. Proponiamo che l’ulteriore filone di analisi sulla trasformazione degli allevamenti estensivi, che va di pari passo con un consumo equilibrato di carne, entri a far parte del dialogo strategico sul futuro dell’Agricoltura, che l’Ue lancerà questo giovedì 25 gennaio”.