Agricoltura UE, AIC: Deroga terreni incolti interessa le aziende agricole medio-grandi

“Bene la decisione della Commissione Europea di proporre l’introduzione di una deroga temporanea su terreni incolti per aprire alla ricerca di nuovi equilibri all’interno degli interventi della politica agricola comunitaria, nata in primis per assicurare un tenore di vita equo agli agricoltori. È questo un segnale che dimostra flessibilità e attenzione nei confronti delle diverse istanze delle diverse agricolture europee che si trovano di fronte a difficoltà concrete e per questo stanno protestando”.

Così il Presidente di AIC Giuseppino Santoianni in merito alla decisione di oggi della Commissione europea di proporre ai governi una deroga temporanea sulla tipologia di intervento della PAC che dedica a elementi non produttivi il 4% della superficie a seminativo.

“Allo stesso tempo crediamo che tale ricerca abbia bisogno di prendere in esame il pilastro dei pagamenti diretti nel suo complesso” – continua Santoianni – “La PAC 2023-27 ha un valore di 386.7 miliardi di euro, ma queste importanti risorse non sempre riescono a sostenere il reddito di una miriade di piccole e medie imprese agricole che in Italia sono la colonna portante del comparto. E, nello specifico, una deroga sugli standard relativi alle buone condizioni agricole e ambientali (BCAA) non interessa le aziende agricole con meno di dieci ettari di terreno coltivabile, che sono già esentate”.