Regolarizzazione, Santoianni: “Accolto nostro appello, ora necessario accelerare”

“Si tratta di una battaglia che ci appartiene, l’abbiamo condotta nel nome degli ultimi, sia italiani che immigrati, in continuità con le stesse fondamenta dell’AIC – che nasce per dare voce alle rivendicazioni dei braccianti agricoli mezzo secolo fa – e per questo siamo particolarmente contenti di aver portato a casa un risultato soddisfacente”. Questo il commento del Presidente di AIC, Giuseppino Santoianni, alla decisione del Governo di inserire nel cosiddetto “DL Rilancio” l’articolo 110-bis dal titolo “Emersione di rapporti di lavoro”. Nel testo è prevista la possibilità per i datori di lavoro di regolarizzare i dipendenti in nero, sia italiani che cittadini UE ed extra-UE, oltre alla possibilità per gli stessi immigrati di ottenere un permesso di soggiorno temporaneo finalizzato alla ricerca di un lavoro. Un testo di compromesso tra le diverse anime della maggioranza, che dovrà passare anche la prova del Parlamento, ma che è senza dubbio un risultato di cui essere soddisfatti per chi l’ha chiesto pubblicamente e nei tavoli di lavoro da settimane.

L’Appello al Governo lanciato da AIC a marzo

L’Associazione Italiana Coltivatori aveva lanciato un appello più di un mese e mezzo fa – nel momento in cui il mondo agricolo è piombato nell’emergenza COVID con le frontiere di colpo chiuse ai lavoratori stagionali – chiedendo al Governo un atto di coraggio in nome dei diritti umani, della lotta alle agromafie, ma anche per scongiurare il pericolo di focolai incontrollati in un momento delicatissimo di pandemia. L’AIC chiedeva alla Ministra delle Politiche Agricole Teresa Bellanova di farsi portavoce di questa urgenza all’interno del Governo, ma esprimeva allo stesso tempo la speranza che il provvedimento potesse “essere accolto con favore da tutti i partiti dello spettro parlamentare “, anche perché “le ultime regolarizzazioni – del 2002 e del 2009 – sono state fatte dai Governi Berlusconi- Maroni, portando a risultati positivi “. Proprio questo concetto è stato ribadito ieri dall’ex Ministro dell’interno, Roberto Maroni, nel suo blog su Huffington Post, dove tra le altre cose segnala come positive e giuste – alla luce dei loro effetti – le sanatorie intraprese dai Governi di centro-destra nel 2002 e nel 2009.

Non fermarsi, sono necessari altri provvedimenti

“Ora è importante non fermarsi, per scongiurare la perdita dei raccolti serve immediata operatività di queste misure e di quelle di deroga ad ammortizzatori sociali e Reddito di Cittadinanza, contenute nell’ultimo DL”, prosegue Santoianni. “Sono molto fiero della risposta che gli italiani stanno dando alla nostra richiesta di lavorare in agricoltura, riceviamo molti contatti. Il Governo deve dare gli strumenti perché questa volontà si trasformi in operatività”, conclude il Presidente di AIC.