Una Legge di bilancio da circa 35 miliardi di euro che comprende sostegni alle famiglie e alle imprese. Ecco la selezione delle principali misure previste per quest’anno dalla manovra.

La legge di bilancio è uno degli atti normativi fondamentali dello Stato in quanto riporta le previsioni di entrata e di spesa per l’anno successivo e ripartisce le risorse economiche necessarie all’implementazione delle strategie elaborate dal governo e concordate in sede europea. La manovra di quest’anno ha scongiurato al fotofinish il passaggio all’esercizio provvisorio ricevendo il via libera definitivo del Senato il 29 dicembre 2022.

Come pratico elenco tra welfare e agricoltura riportiamo qui di seguito la selezione delle principali misure a sostegno delle famiglie e delle imprese previste dalla Legge di Bilancio 2023 attraverso i 35 miliardi di euro stanziati.

  • Bonus sociale bollette: per le famiglie più fragili confermato e rafforzato il meccanismo che consente di ricevere il bonus sociale bollette, con un innalzamento della soglia Isee da 12.000 euro a 15.000 euro.
  • Assegno unico per le famiglie: dal 1° gennaio 2023 previsto un incremento del 50% dell’assegno unico per le famiglie con figli di età inferiore a un anno e per i figli con una età compresa da uno a tre anni per le famiglie con tre o più figli e con Isee fino a 40.000 euro. Prevista anche una maggiorazione del 50% dell’assegno unico per le famiglie con 4 o più figli. Confermate e rese strutturali le maggiorazioni dell’assegno unico per i disabili.
  • Congedo parentale: previsto un mese in più di congedo facoltativo e retribuito all’80%, utilizzabile da uno dei due genitori (in via alternativa) fino ai sei anni di vita del figlio.
  • Taglio cuneo fiscale: fino al 3% per i lavoratori dipendenti con redditi bassi.
  • Esonero contributivo: del 2% per redditi fino a 35.000 euro e del 3% per redditi fino a 25.000 euro. La riduzione del cuneo è tutta a beneficio dei lavoratori.
  • Pensioni “Quota 103”: avvio di un nuovo schema di anticipo pensionistico per il 2023 che consente di andare in pensione con 41 anni di contributi e 62 anni di età anagrafica (quota 103). Per chi decide di restare a lavoro, è rifinanziato il bonus Maroni che prevede una decontribuzione del 10%.
  • Opzione Donna: prorogata per il 2023 con modifiche. In pensione a 58 anni con due figli o più, 59 con un figlio, 60 altri casi. “Opzione donna” è riservata a particolari categorie: caregiver, invalide (invalidità superiore o uguale al 74%) e lavoratrici licenziate o dipendenti di aziende per le quali è attivo un tavolo di crisi.
  • Ape sociale: confermata anche per il 2023 la misura dell’Ape sociale per i lavori usuranti.
  • Indicizzazione pensioni: revisione del meccanismo di indicizzazione delle pensioni per gli anni 2023-2024, al fine di tutelare i soggetti più bisognosi. Prevista una rivalutazione del 120% del trattamento minimo e dell’85% per gli assegni tra 4 e 5 volte il minimo.
  • Pensioni minime: previsto per il 2023 l’innalzamento a 600 euro delle pensioni minime per gli over 75.
  • Reddito di cittadinanza: dal 1° gennaio 2023 alle persone tra 18 e 59 anni (abili al lavoro ma che non abbiano nel nucleo disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni d’età) è riconosciuto il reddito nel limite massimo di 7 mensilità invece delle attuali 18 rinnovabili. È inoltre previsto un periodo di almeno sei mesi di partecipazione a un corso di formazione o riqualificazione professionale. In mancanza, il beneficio del reddito decade come nel caso in cui si rifiuti la prima offerta di lavoro. Inoltre, la quota dell’assegno destinata all’affitto sarà pagata direttamente ai proprietari. Il reddito di cittadinanza sarà abrogato il 1° gennaio 2024 e sarà sostituito da una nuova riforma.

  • Fondo Sovranità alimentare: 100 milioni per la tutela e il sostegno alle filiere produttive nazionali.
  • Innovazione in agricoltura: 225 milioni per incrementare la produttività in agricoltura con le migliori tecnologie e la ricerca.
  • Sostegno alle famiglie: 500 milioni per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità per chi è in difficoltà.
  • Fondi per la pesca: 8 milioni nel 2023 per il Programma nazionale triennale della pesca e dell’acquacoltura 2022-2024; 12 milioni per il Fondo di solidarietà e dell’acquacoltura.
  • Meno tasse per gli agricoltori: decontribuzione in favore di giovani imprenditori agricoli; esonero contributivo per assunzioni di giovani under 36, donne e beneficiari di Reddito di cittadinanza; esenzione Irpef su redditi dominicali e agrari per coltivatori diretti e imprenditori agricoli.
  • Meno tasse per agricoltura e pesca: Credito d’imposta per l’acquisto di carburanti per imprese agricole, della pesca e dell’agroalimentare.
  • Fondi per le imprese agricole: 20 milioni a sostegno dell’imprenditoria giovanile e femminile.
  • Più garanzie per gli agricoltori: 9,5 milioni per garantire il sistema assicurativo in caso di alluvioni, gelo, brina e siccità.
  • Controllo della fauna selvatica: Piano straordinario di durata quinquennale per la gestione e il contenimento; più risorse per i danni causati da ungulati.
  • Semplificazione: Interventi coordinati con il Ministero del Lavoro per agevolare le assunzioni da parte delle imprese agricole.
  • Sostenibilità ambientale: Autorizzazione e sostegni economici alla raccolta del legname depositato nell’alveo dei fiumi e sugli arenili.
  • Fondi per la ricerca: 9 milioni per proteggere la produzione di agrumi dalle patologie.
  • Lavoro: Misure di contrasto allo sfruttamento e al caporalato.
  • Efficienza: 30 milioni per le attività di competenza Masaf, in particolare su ricerca e sperimentazione in campo agricolo.
  • Crescita: 80 milioni per il sostegno e lo sviluppo delle imprese del settore agricolo, agroalimentare e ittico.
  • Difesa prodotti italiani: Assunzione di 300 funzionari per l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi; più 120 Carabinieri per la tutela agroalimentare.
  • Sostegno per l’ippica: 9,4 milioni in più al Fondo per il funzionamento degli impianti ippici.