Aziende italiane e Smart Business. Lo speciale di I Love Sicilia in esclusiva per il portale AIC

Il magazine dedica la storia di copertina al business del digitale, tema centrale per le imprese del made in Italy in tempi di lockdown

Una crisi pandemica che ha colto di sorpresa tutti, tante nuove sfide per le aziende italiane e il digitale come possibile alleato. A patto, però, di prenderlo sul serio e investirci adeguatamente. Questi elementi si sono materializzati davanti a tutte le imprese italiane a partire dalla primavera del 2020. Ma come sono stati declinati da ciascuna?

Da questa domanda parte l’indagine dell’interessante magazine I Love Sicilia nello spazio di innovazione e avanzamento tecnologico ritagliato con determinazione e lavoro di squadra dalle imprese dell’agroalimentare e non solo. Ne emerge un mosaico di storie che hanno un filo conduttore comune: resistenza, adattamento, capacita di rispondere alle sfide con l’innovazione. E in questo turbinio di cambiamenti riescono a crescere coloro che invece di fermarsi aspettando un ritorno al mondo precedente, si proiettano in quello del futuro pensando – sempre in team, non è un lavoro solitario! – a nuovi strumenti per rispondere alle nuove necessità dei consumatori.

Tra le aziende intervistate c’è la cantina Principe di Corleone – storica associata di AIC – che ha saputo cogliere l’opportunità di innovarsi durante il lockdown, investendo nello spazio e-commerce del sito aziendale e sui social come strumenti per “catturare” l’attenzione di potenziali clienti. Il trentenne Leoluca Pollara punta sul dinamismo per questa tenuta che è della sua famiglia dal 1892, anno in cui il bisnonno Giuseppe riscattò la proprietà dal principe per cui lavorava e che ha dato il nome all’azienda. “Occorre puntare su prodotti creati ad hoc per il mercato online, non avrebbe senso proporre ai potenziali clienti il vino e le bottiglie che possono comprare al supermercato sotto casa”, – commenta Leoluca. Il suo spazio e-commerce propone sì il Nero d’Avola, ma racchiuso in raffinate bottiglie con su incisa a mano una testa di moro. Prodotti artigianali insomma, “che spesso una persona compra online e fa spedire direttamente all’indirizzo di un amico o parente in una altra città d’Italia, ancor più oggi che non si può fare di persona”.

Ma come fa un cliente a conoscere questi prodotti di nicchia? “Non si può certo costruire il sito e aspettare, allo stesso modo in cui per far entrare i clienti in un negozio fisico non basta tirare su la saracinesca”, – dice Leoluca – “occorre investire in pubblicità, in questo caso attraverso i social, su Google, affidando questo lavoro a persone competenti e puntando sulla continuità dell’impegno. Non c’è nulla di peggio che vedere siti e pagine social non aggiornate da mesi o addirittura da anni. In più chi compra online si affida molto alle buone recensioni dei predecessori ed è quindi molto importante pensare spazi digitali in cui questi feedback positivi possano essere lasciati dai clienti e letti dai potenziali clienti”.

Anche se ad oggi Principe di Corleone ha deciso di puntare solo sull’Italia il sito è già ottimizzato in quattro lingue, con il giusto spazio riservato ai premi vinti dall’azienda. Perché è sempre bene aver già pronte le basi per i futuri salti in avanti!