Aic, Gallo (Calabria): Misure Pnrr su agrovoltaico e meccanizzazione saranno un fallimento, tutti gli assessori lo stanno dicendo al Mipaaf

“Stiamo vivendo un momento in cui la resilienza delle imprese viene messa a dura prova da questa bolla speculativa iniziata ben prima della guerra Russia-Ucraina. Bisogna allora pensare a delle soluzioni, in un paese come il nostro che per varie ragioni non ha programmato nel corso degli anni. Ci sono però anche delle opportunità, penso al Pnrr. C’è un bando sull’agrovoltaico e tra poco ci saranno risorse destinate alla meccanizzazione. L’Europa però dà anche alcuni limiti, il limite per il fotovoltaico è quello delle spese per elettricità sostenute dalle aziende agricole lo scorso anno. È però un limite negativo perché quest’anno le spese sono aumentate di almeno tre o quattro volte, dunque l’Europa ci presta delle risorse -che dovremo poi restituire- e ci dice anche come spenderle.”

Così l’assessore all’agricoltura della regione Calabria Gianluca Gallo nel corso del convegno organizzato da AIC -Associazione Italiana Coltivatori- in occasione del Festival dello Sviluppo Sostenibile.

“Per la meccanizzazione ci dice che le risorse dovranno essere spese per trattrici elettriche o a biometano, ma tutti gli assessori stanno dicendo al Mipaaf che questa misura, come quella sull’agrovoltaico, sarà un fallimento.

Bisogna sapersi interfacciare bene con l’Europa e bisogna chiedere all’Ue ciò che va realmente fatto.

La Calabria ha investito notevolmente nel biologico, che è una misura ambientale e non produttiva. Oggi abbiamo il 37% di sau biologica, diventando la terza regione biologica in Europa e la prima in Italia. Questo elemento dobbiamo comunicarlo anche al di là dei confini regionali e farlo diventare un elemento identitario. Il Mipaaf ci ha comunicato di diminuire l’impegno perché l’Europa impone alle regioni per il 2027 il limite al 25%. Siamo ad oggi una regione altamente sostenibile, mentre quelle del nord sono fortemente in difficoltà nel raggiungere il limite del 25% di sau bio perché sono agricolture intensive.”