2021, Santoianni: sia l’anno del Made in Italy

«Il 2020 è stato un anno che nessuno si aspettava. Molte famiglie hanno perso i loro cari e tutti abbiamo dovuto cambiare le abitudini di vita. Le donne e gli uomini che lavorano in agricoltura sono stati chiamati a uno sforzo eccezionale: quello di non interrompere la filiera del cibo. Oggi possiamo dire che, pur tra mille difficoltà, hanno realizzato con successo questo sforzo», afferma il Presidente dell’Associazione Italiana Coltivatori Giuseppino Santoianni. «Tale resilienza alla pandemia è figlia della resilienza storica che caratterizza le piccole e medie imprese italiane e che ha permesso loro negli anni di superare le carenze di infrastrutture fisiche, sociali e digitali, conservando quelle eccellenti peculiarità che ne fanno l’asse portante del made in Italy agroalimentare».

Per il Presidente dell’AIC «il 2021 è l’anno in cui l’Italia deve valorizzare appieno le pmi agroalimentari utilizzando strumenti nazionali creati ad hoc e attingendo con consapevolezza agli strumenti europei. La sfida dell’eccellenza unita alla sostenibilità ambientale, ai diritti sociali nelle zone rurali e alla trasformazione digitale non può che vedere l’Italia come protagonista in Europa e nel Mondo».

«Abbiamo le risorse umane e la forza d’animo perché il 2021 sia l’anno del rimbalzo del made in Italy. Per il bene delle generazioni più giovani e della nostra società, cogliamo insieme questa opportunità», conclude Santoianni.

L’intervento è stato pubblicato in origine da Agricolae