“Affrontare questa crisi con una logica sistemica e non circoscritta territorialmente”. Questa la posizione di AIC Veneto, che ha partecipato al Tavolo Verde convocato in Regione. “Il peso principale è sulle spalle degli agriturismi, che hanno subito una battuta d’arresto significativa nelle prenotazioni in tutta la regione. I dati Istat 2018 ci dicono che nel Veneto ci sono 1450 agriturismi con un volume d’affari pari a 83 milioni. In caso di fermo totale la perdita sarebbe pari a 6 milioni e 900 mila euro al mese di mancati introiti. È necessario intervenire subito, molte persone sono a un passo dal perdere il lavoro. Le presenze turistiche in Veneto sono circa 62 milioni all’anno e si calcola che ogni turista porti introiti per 108 euro. La quota di pertinenza agricola si stima sia un 8% di questo valore, perciò con il settore turistico fermo come sta avvenendo in questi giorni, la perdita totale relativa al settore agricolo potenzialmente ammonterebbe a 43 milioni al mese.

Preoccupa molto anche l’export e le pratiche di concorrenza sleale riscontrate in UE. La Regione si è impegnata a fare pressione nelle sedi competenti, nazionali ed europee, ma chiediamo che l’intervento sia immediato perché il danno d’immagine causato dalle fake news è recuperabile solo nel lungo periodo, causando intanto danni ingenti al comparto”.

Così Doriano Annibale, AIC VENETO