Europa, AIC: “Buon risultato, ora serve piano di rilancio con centralità agroalimentare”
“È sicuramente positivo per l’Italia l’accordo finale sul Recovery Fund. La sintesi raggiunta pone al centro la dimensione europea ed è un gran bene per chi ha capito in questi mesi che nessuno si può salvare o rilanciare da solo. Il pacchetto europeo stimolerà il mercato unico, a beneficio delle nostre aziende e del Made in Italy. Purtroppo la nuova PAC, anche se viene rafforzata rispetto alla proposta iniziale della Commissione, avrà meno budget di oggi. Questo è un capitolo che deve essere recuperato a livello nazionale, l’agroalimentare ha ampiamente dimostrato di essere un settore strategico e come tale va trattato”. È il commento di Giuseppino Santoianni, Presidente di AIC, all’accordo raggiunto dal Consiglio europeo sul piano “Next Generation Eu” e il bilancio 2021-2027, grazie al quale l’Italia riceverà 210 miliardi di euro, pari al 28% del fondo stesso, in quanto paese più colpito dalla pandemia insieme alla Spagna. Aggiunge Santoianni: “Siamo pienamente consci del fatto che l’Unione europea non stampa moneta nuova, questi soldi li andiamo a prendere dal nostro futuro, perciò dobbiamo essere estremamente coscienziosi nel modo in cui li spenderemo. Dobbiamo quindi tenere conto della voce dei cittadini europei più giovani, che ci chiedono sostenibilità ambientale e digitalizzazione, entrambe con un fortissimo potenziale di sviluppo nell’agricoltura, settore in cui non a caso sempre più giovani decidono di investire. Diamo loro gli strumenti per farlo al meglio”.