Caporalato, AIC: Progetto di prevenzione nei territori a 5 anni dalla legge

“A cinque anni dall’approvazione della legge 199/16 è momento di bilanci e di azioni concrete. A fronte di 7mila lavoratori trovati in stato di sfruttamento sotto caporale durante le ispezioni effettuate dall’INL in questi anni, sappiamo che molti altri in tutta Italia versano in tale condizione senza poter accedere a strumenti di tutela che permettano loro di affrancarsi veramente dalla condizione di sfruttamento”. Così Giuseppino Santoianni, Presidente dell’Associazione Italiana Coltivatori. Quattro lavoratori sono stati liberati ogni giorno dal caporale negli ultimi cinque anni dalle attività di ispezioni congiunte. Questa è la fotografia dell’AIC sulla base dei dati forniti dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro in merito all’attività di vigilanza, che interessa i lavoratori occupati in agricoltura, industria, terziario ed edilizia.

“I risultati raggiunti sono un punto di partenza per estirpare anche dai campi la gramigna del caporalato, ma questa battaglia ha bisogno ora di attività preventive sui territori”, continua Santoianni. Per questo l’AIC ha deciso di realizzare sui territori un progetto di prevenzione e contrasto che mira a dare strumenti alle lavoratrici e ai lavoratori sfruttati, prevedendo uno sportello itinerante che si muoverà da Nord a Sud, l’alfabetizzazione ai diritti, una piattaforma online e la formazione di facilitatori. “È importante arrivare lì dove quasi mai arrivano le istituzioni, per far crescere la consapevolezza dei diritti e delle tutele sindacali”, conclude il Presidente dell’AIC.