
Nuove tecnologie nella programmazione irrigua
E se ci fosse una tecnologia in grado di consigliare la miglior strategia irrigua riducendo lo spreco di risorse?
Benvenuto Aprile, benvenuta primavera. Benvenuto dilemma agricolo sulla gestione delle risorse idriche. E se ci fosse una tecnologia in grado di consigliare la miglior strategia irrigua riducendo lo spreco di risorse? Una risposta al problema arriva da Marco Ciarletti, CEO di Soonapse (un sistema di supporto innovativo che consente di definire la strategia migliore per ottimizzare l’uso di risorse materiali come l’acqua e il carburante o immateriali come il tempo e l’esperienza) e ideatore di Ploovium, un «oracolo», un sistema che, grazie all’Intelligenza Artificiale, «prevede al 99% i livelli di stress idrico di qualsiasi coltura in qualsiasi fase fenologica».
Come nasce l’idea?
“Ho un passato in informatica gestionale, perciò quando mi sono ritrovato a lavorare sull’IA ho voluto creare un progetto concreto che risolvesse problemi reali e potesse essere impiegato nel mondo senza vincoli: da qui il tema dell’acqua. È nato per caso, da uno stimolo informatic. Subito dopo è arrivato il confronto con agronomi, enti di ricerca e Università, che continuano a validare questo sistema in campo”.
Come è cambiato Ploovium in 5 anni?
“Sicuramente si sono evolute le tecnologie impiegate (l’innovazione nell’IA è quasi quotidiana). Sono state fatte correzioni suggeriteci man mano dagli agricoltori: ad esempio ora stiamo lavorando ad un simulatore dell’irrigazione. Capita che il sistema oggi consigli di irrigare nel momento in cui altre lavorazioni erano state programmate dall’agricoltore. Perciò stiamo pensando a un simulatore che mostri l’impatto di un’irrigazione fatta nel periodo preferibile per l’azienda. Contate che Ploovium lavora sulla capacità di campo e non sulla saturazione ma fondamentale è conciliare i nostri consigli con le esigenze del cliente. Inutili sono i consigli se è impossibile rispettarli”
Come si installa?
“Nel momento in cui un agricoltore ci contatta si analizzano l’esigenza di campo, la conformazione territoriale, la coltura, ecc; da qui ci occupiamo di fornirgli il materiale necessario dai leader del settore (stazioni meteo, sensori) e di installare Ploovium. L’agricoltore deve solo sistemare in campo i dispositivi e accedere all’area riservata. Il costo del servizio dipende dal numero di zone da monitorare, non dalla loro estensione, ed è pari a circa 300€/anno per terreno. Abbiamo calcolato che un produttore di mais con 2 terreni da 20 ha l’uno, a fronte di una spesa annua di 600€, risparmia 11.000€/anno”.
Ploovium ha mai dato problemi in campo?
“L’unico problema sono le previsioni meteo. Noi assicuriamo una precisione del 99% e questo è possibile istruendo l’IA. Noi abbiamo un brevetto sulla smart irrigation valido in Italia, in 17 Paesi europei, in USA e Israele: il nostro sistema non basa le sue previsioni solo sui dati meteo appena raccolti, ma anche su quelli degli ultimi 15 giorni. L’IA macina i dati e calcola il tipo di scostamento tra il dato reale e quello previsto. Questo permette di usare il dato meteo rivisto e corretto in base all’esperienza”.
Ploovium, nata come start-up, oggi è diventata una PMI innovativa che guarda ben oltre. L’obiettivo è la collaborazione con enti di bonifica e di gestione del territorio, dove un’azione sistemica fra le parti offrirebbe previsioni del fabbisogno idrico di territori più ampi, salvaguardando l’ambiente in toto.
Articolo di Elisa Cavrenghi
*GLOSSARIO – CAPACITÀ DI CAMPO
Il termine capacità di campo indica una situazione in cui il terreno contiene la massima quantità di acqua trattenibile dai micropori e disponibile per le radici. Si supera la capacità di campo non solo nel momento in cui si ha percolazione dell’acqua nelle falde acquifere, ma soprattutto quando i macropori si riempiono di acqua, togliendo struttura al terreno.