Finalmente parte il bando del Mipaaf per 8mila ettari di terreni pubblici in vendita. Terreni per la semina, pastorizia ma anche ulivi e vigneti.
Il Presidente dell’Aic, Giuseppino Santoianni esulta “Sono davvero felice di questa decisione del Ministero. L’Aic da sempre riconosce il valore della terra e la sostiene. E so per esperienza e conoscenza diretta, che i giovani hanno le capacità e il desiderio di tornare all’agricoltura, un’agricoltura intelligente e moderna e questa vendita potrà essere uno strumento per dare loro la possibilità di crescere e dimostrare le loro capacità”.
E i giovani, infatti, ne sono entusiasti. Si sta spostando l’interesse dei giovani, non più la città come mèta delle proprie ambizioni, ma la terra. Quella terra che i nonni hanno coltivato per tutta la vita o che per altri sta diventando un coinvolgimento sempre maggiore. E di storie felici se ne cominciano a conoscere tante. Come la storia di Carlo Recchia della provincia di Cremona. Il padre un chimico, la madre insegnante, lui a venti anni decide di comprare 40 semi di mais nero e lo coltiva nell’orto della vicina. Ora a distanza di qualche anno, è l’unico produttore agricolo di mais nero in Europa e il suo raccolto è venduto prima ancora di essere disponibile sul mercato.
Oggi che il Mipaaf ha ufficialmente avviato il bando per la vendita delle terre pubbliche, molti giovani , come Carlo, potranno realizzare il loro sogno e la loro impresa.
Il bando prevede la cessione a giovani sotto i 40 anni. Inoltre chi se l’aggiudicherà, avrà accesso a prestiti a tassi agevolati e a mutui per l’acquisto degli stessi lotti.
Dal Mipaaf assicurano che questi 8mila ettari sono solo un primo lotto che fa parte di un’operazione complessiva da oltre 20 mila ettari.
La presentazione, avvenuta a Roma insieme al Presidente di Ismea Enrico Corali e al Direttore generale Raffaele Borriello, è stata data dal Ministro Maurizio Martina. “Diamo nuovo valore ai terreni pubblici – ha dichiarato Martina – con un investimento su sostenibilità, economia e lavoro e per questo ai giovani interessati spettano mutui agevolati”. Ecco perché “le risorse che derivano dalla vendita dei terreni saranno totalmente dedicate al sostegno dei giovani agricoltori. Abbiamo chiuso proprio in questi giorni anche il bando per il primo insediamento in agricoltura, che aiuta gli under 40 ad acquistare terreni e imprese. Più di 3mila ettari di terra e 100 nuove aziende nascono grazie ai 60 milioni di euro che abbiamo investito con Ismea. Sono semi di futuro del nostro Paese”.
La Banca nazionale delle terre agricole ha geolocalizzato gli appezzamenti e l’Ismea le ha catalogate per posizione e caratteristiche naturali, raccogliendo le informazioni sulle tipologie di coltivazioni e i valori catastali.
Chiunque, quindi, abbia interesse può consultare la Banca della terra del Ministero.
Dal sito della Banca si può verificare anche la grandezza dei terreni disponibili, potendo così fare uno studio più mirato alle proprie esigenze, la tipologia, per semina, pascoli, boschivi e anche uliveti e vigneti.