Programma GOL: pianificare la formazione per rafforzare l’occupabilità

Con le nuove Politiche Attive del Lavoro finanziate dal PNRR l’Italia può puntare ad una sufficienza piena in termini di occupazione. Vediamo cosa bolle in pentola.

Dopo la crisi dovuta alle conseguenze della pandemia, gli stati europei sono impegnati ad accompagnare la ripresa economica attraverso dei consistenti piani nazionali di ripresa e resilienza (PNRR).

Lo scenario macroeconomico italiano sul fronte del lavoro, così come rappresentato dagli ultimi dati ISTAT messi a disposizione sul portale ci dicono che tra dicembre 2020 e dicembre 2021, sono stati creati 532.000 nuovi posti di lavoro tra la popolazione in età lavorativa e il tasso di occupazione è salito al 59%, raggiungendo il livello pre-Covid di dicembre 2019. Con gli investimenti dedicati alla ripresa, congiuntamente al rimbalzo dell’attività produttiva, è plausibile pensare che questo tasso potrà ancora aumentare e superare la soglia simbolica del 60% e puntare così a più alti traguardi. 

Tuttavia, molte imprese hanno segnalato e segnalano la difficoltà nel reperire i lavoratori qualificati necessari a far fronte a nuovi carichi lavorativi. Ecco perché fra gli obiettivi principali del Governo Italiano c’è la volontà concreta di mettere mano (e risorse) alle politiche attive del lavoro con un investimento ambizioso che mira all’aggiornamento delle competenze dei lavoratori. L’obiettivo è quello di rispondere al meglio agli scenari economici futuri che seppure presentano ancora dei gradi di forte incertezza hanno visto nel potenziamento delle skills digitali un punto saldo.

Proprio da questo obiettivo di “transizione digitale” sta prendendo corpo in questo periodo il programma GOL che potenzierà l’occupabilità dei lavoratori attraverso una riforma sistemica dotata per il quinquennio 2021-25 di 4,4 miliardi di euro del PNRR che ci auguriamo rinforzi l’occupazione di qualità nel nostro Paese.

Ecco le principali caratteristiche del programma GOL che, a scanso di equivoci, è estraneo al mondo calcistico.

Cosa significa GOL?

GOL è l’acronimo di Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori, il programma del Governo Italiano finanziato principalmente dalle risorse del PNRR con 4,4 mld di € che mira a promuovere l’occupazione nel nostro Paese partendo dal Piano strategico nazionale sulle Nuove Competenze (PNC).

Come funziona GOL?

Il funzionamento di GOL è stato illustrato dal Ministero del Lavoro e dall’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL) attraverso la diffusione di 9 slides. Da queste si legge che i primi due target da raggiungere sono:

  • Target 1: almeno 3 milioni di beneficiari di GOL entro il 2025. Di cui, almeno il 75% dovranno essere donne, disoccupati di lunga durata, persone con disabilità, giovani under 30, lavoratori over 55;
  • Target 2: almeno 800 mila dei suindicati 3 milioni dovranno essere coinvolti in attività di formazione, di cui 300 mila per il rafforzamento delle competenze digitali.

Quanti sono i percorsi offerti per rafforzare l’occupabilità dei lavoratori?

In base allo status lavorativo, sono previsti cinque percorsi che aiuteranno i soggetti interessati a trovare un nuovo impiego. Ad esempio, per chi ha bisogno di adeguare le proprie competenze c’è un percorso di aggiornamento “upskilling”, che prevede interventi formativi prevalentemente di breve durata e dal contenuto professionalizzante; mentre per chi è più distante dal mercato del lavoro verrà avviato un percorso di riqualificazione “reskilling”, che si traduce in una robusta attività di formazione, con un focus a quelli che sono i profili più richiesti.

Quali sono le aree di sperimentazione del programma GOL?

Il Programma sarà anche uno spazio di innovazione e sperimentazione per progetti su scala ridotta, adottati d’intesa con le regioni, la cui valutazione, se positiva, potrà introdurre modifiche delle policy nazionali. 

In particolare, alcune aree di sperimentazione possono essere già individuate:

  • competenze digitali;
  • target occupazionali che più difficilmente si rivolgono ai Centri per l’impiego (mappatura e/o promozione di spazi accreditati o accreditabili per co-working, fab lab e incubazione, accelerazione di impresa per la creazione di comunità professionali che facilitino l’auto-impiego);
  • fragilità e vulnerabilità (sperimentazione di forme di occupazione «protetta» o di percorsi di accompagnamento dedicato, con il coinvolgimento degli Enti del Terzo Settore, per persone con disabilità grave o per i disoccupati più fragili).

Quali sono le tappe di avanzamento del programma GOL?

Con la pubblicazione del decreto del 5 novembre 2021 in Gazzetta Ufficiale, il nuovo programma Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori ha preso corpo. E dal 25 Febbraio, dopo aver dato 60 giorni di tempo alle regioni per redigere i piani di bozza attuativi di GOL, la palla è passata all’ANPAL che sta valutando la documentazione ricevuta e fornirà – entro Aprile – i suoi consigli alle regioni.