Nuovo bando Macchinari innovativi 2020 MISE: destinatari, finanziamenti e domanda

Beneficiari e investimenti ammessi nel nuovo bando Macchinari innovativi 2020 del MISE, dedicato alla rinascita meridionale.

Dal 30 luglio scattano i termini per partecipare al bando del Ministero dello Sviluppo Economico per favorire gli investimenti innovativi per le imprese 4.0 e la transizione verso l’economia circolare delle piccole e medie imprese del meridione italiano, che prende il nome di “Nuovo bando Macchinari innovativi”.

Incentivare l’occupazione, inseguire l’innovazione e l’efficienza tecnologica, cercando di lanciare tanti piccoli hub territoriali di innovazione all’interno delle regioni della Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. L’obiettivo è quello di sostenere la trasformazione digitale delle imprese attraverso l’utilizzo delle tecnologie previste nell’ambito del piano Impresa 4.0, attraverso un finanziamento di 265 milioni di euro, lanciato dal ministro dell’economia, di cui il 25% riservato alle micro e piccole aziende.

Nuovo bando Macchinari innovativi 2020 MISE: i beneficiari

Possono beneficiare delle agevolazioni le aziende che, alla data di presentazione della domanda, siano regolarmente costituite e iscritte nel registro delle imprese e non abbiano effettuato, nei 2 anni precedenti, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento, impegnandosi a non farlo anche fino ai 2 anni successivi al completamento dell’investimento.

Alle agevolazioni potranno accedere anche i liberi professionisti. Inoltre, per facilitare l’accesso alle agevolazioni delle imprese di micro e piccola dimensione sono ammesse anche le reti d’impresa.

Nel 2018, le PMI della meccanica e della subfornitura del Sud Italia e Isole iniziando ad introdurre soluzioni in particolare per la sicurezza informatica (89,2%) e la connettività (79,7%), il cloud computing (67,1%), la robotica collaborativa (35,4%), la simulazione (31%), i big data (29,1%), la produzione additiva (28,5%) e l’Internet of Things (27,8%). La realtà aumentata è stata privilegiata dal 15,2%, i materiali intelligenti dal 15,2%, mentre le nanotecnologie dal 7%.

I principali fattori di rallentamento della digitalizzazione sono rappresentati dai costi troppo elevati degli investimenti richiesti (88,2%) e da un rapporto problematico tra investimenti e benefici (per il 52,9% delle aziende). L’arretratezza delle imprese con cui si collabora e l’assenza di un’infrastruttura tecnologica di base adeguata pesano ciascuna per il 3%. Problematiche che il Ministero dello Sviluppo Economico vuole tentare di superare.

Gli investimenti innovativi ammissibili nei finanziamenti del bando

I programmi ammissibili alle agevolazioni devono prevedere investimenti innovativi diretti ad aumentare il livello di efficienza e di flessibilità nello svolgimento dell’attività economica dell’impresa per consentire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa mediante l’utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti il piano Impresa 4.0.

In alternativa, i programmi devono favorire la transizione dell’impresa verso le nuovi visioni dell’economia circolare attraverso l’applicazione di soluzioni tecnologiche in grado di rendere il processo produttivo più sostenibile. A tal proposito risultano molto importanti progetti con finalità atte a consentire un utilizzo efficiente delle risorseil trattamento e la trasformazione dei rifiuti, compreso il riuso dei materiali in un’ottica di economia circolare o a “rifiuto zero” e di compatibilità ambientale, l’utilizzo di nuovi modelli di smart packaging che prevedano anche l’utilizzo di materiali recuperati e le tecnologie finalizzate al rafforzamento dei percorsi di simbiosi industriale attraverso, ad esempio, la definizione di un approccio sistemico alla riduzione, riciclo e riuso degli scarti alimentari, allo sviluppo di sistemi di ciclo integrato delle acque e al riciclo delle materie prime.

Entro quando presentare domanda

La presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni si svolge in due fasi: la compilazione della domanda può essere fatta a partire dal 23 luglio 2020, ma l’invio vero e proprio della domanda di accesso alle agevolazioni è a partire dal 30 luglio.

L’iter è comunicato nell’apposita sezione del sito internet del Ministero e nella Gazzetta ufficiale.

Nel meridione, i profili specializzati più richiesti entro il 2030 saranno il Robotic engineer (49%), lo specialista IoT (12,2%), gli specialisti dei big data (10,2%); a seguire i programmatori di intelligenze artificiali (8,2%), il multichannel architect (8,2%) e gli esperti di cybersicurezza (4,1%). Una nuova visione dell’occupazione per i giovani specialisti del meridione italiano.

Notizia ripresa da Money.it

Domenico Letizia è giornalista e analista economico, esperto in agroalimentare, green e blue economy. Ricercatore e social media manager del progetto “Water Museum of Venice”, membro della Rete Mondiale UNESCO dei Musei dell’Acqua e collaboratore del Think tank “Imprese del Sud“. Responsabile della Comunicazione per alcune società di internazionalizzazione e associazioni di promozione sociale.