La strada tracciata della riforma sui Patronati

A più di venti anni dalla nuova disciplina per gli istituti di patronato e di assistenza sociale, da più parti si avverte l’esigenza di avviare un processo di riforma dei patronati, presidi di welfare di prossimità nell’intero territorio nazionale.

L’allargamento degli istituti assistenziali e il progresso tecnologico e digitale, così come l’evoluzione dei servizi offerti dai patronati, impone un percorso di riforma che valorizzi l’attività di informazione, assistenza, tutela in favore di lavoratori e lavoratrici, di pensionati e pensionate. 

In linea con i principi di semplificazione, efficientamento e modernizzazione promossi dal PNRR, la Commissione parlamentare di controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale ha approvato all’unanimità la relazione “Verso una riforma dei patronati”, frutto di un percorso di audizioni e approfondimenti che hanno coinvolto molteplici soggetti. 

Di fatti, durante la pandemia i patronati non hanno lasciato da sole le persone. In mezzo all’emergenza da Covid-19, anche a fronte dei troppi buchi e della frammentazione del nostro stato sociale, il legislatore ha messo in campo molte misure emergenziali (dai bonus categoriali al reddito di emergenza, dai congedi straordinari al reddito di ultima istanza). 

L’imponente produzione di atti normativi, nel bel mezzo di una pandemia e in aggiunta a una legislazione ordinaria già particolarmente farraginosa e sotto pressione per i bisogni creati dalla crisi, ha creato sfide inedite sia per i patronati sia per le amministrazioni pubbliche. 

Di fronte a tali sfide, i patronati si sono organizzati per non abdicare alla loro funzione di prossimità, fornendo consulenza normativa e gestendo tutte le pratiche. E rimanendo sempre aperti, nel rispetto dei protocolli di sicurezza, anche quando gli sportelli degli enti pubblici erogatori risultavano chiusi. 

Durante l’indagine la Commissione ha rilevato diverse problematiche tra cui i ritardi nell’erogazione dei finanziamenti, fondi non adeguati rispetto all’aumento delle attività, controlli effettuati esclusivamente in modalità cartacea e l’applicazione di modelli di qualità. 

Questo ha portato la Commissione ad elaborare una relazione, approvata all’unanimità da tutti i gruppi parlamentari, in cui viene individuato un percorso di riforma che prevede: il controllo effettuato con sistemi innovativi e online, una revisione del fondo patronato e conseguentemente una regolarizzazione nel trasferimento dei fondi. 

Inoltre la Commissione si è soffermata sull’individuazione di un nuovo sistema di qualità e trasparenza dei patronati per dare più efficienza ai cittadini anche nella consulenza sociale attraverso una vera propria presa in carico delle persone e l’accompagnamento a servizi del territorio rafforzando così il ruolo del patronato come attore principale del welfare territoriale

Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL)
Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL)

Per dare seguito all’approvazione della relazione è stato approvato un emendamento presentato dal Presidente della Commissione Sen. Tommaso Nannicini che, in linea con la relazione,  da la possibilità alle persone di poter presentare le richieste di mandato ai patronati anche in modalità online e un finanziamento di 2 milioni e mezzo di euro che individua un principio chiaro: tutte le iniziative aggiuntive richieste dallo stato ai patronati vanno quantificate con nuove risorse evitando di sottrarre, appunto, ulteriori risorse dal fondo Patronati. La strada è lunga, ma ben tracciata.

di Giovanni Lattanzi