Passione per il turismo enogastronomico in forte crescita in Italia. Ecco i dati

Nell’ultimo periodo al di là delle difficoltà economiche e sociali dovute alla pandemia, l’Italia ha conosciuto un crescente interesse per il turismo enogastronomico. Nel 2021 l’elemento enogastronomico è tenuto in considerazione dal 71% delle persone quando scelgono la propria meta di viaggio. Un anno fa era il 59%. In più l’interesse per questo tipo di turismo è trasversale alle generazioni. Questi dati sono emersi durante la presentazione del rapporto annuale curato dall”Associazione Italiana Turismo Enogastronomico. Si conferma così che il 55% degli italiani ha fatto almeno un viaggio con motivazione enogastronomica negli ultimi 3 anni (nel 2019 era il 45%, nel 2016 solo il 21%). Inoltre il 70% degli italiani vorrebbe conoscere meglio l’enogastronomia del proprio paese e il 57% di loro giudica interessante svolgere eventi business e di formazione all’interno di luoghi legati al cibo come le cantine.

Le regioni Sicilia, Campania ed Emilia Romagna risultano ad oggi le mete favorite per il turismo enogastronomico grazie al perfetto binomio cibo e mare. Andando a vedere i dati, l’anno della pandemia ha incoraggiato le imprese a trovare nuove strade per attrarre il turismo, e sembra che in questo contesto il turismo enogastronomico abbia trovato opportunità per crescere e svilupparsi. Proprio per mantenere questa crescita vanno implementate politiche di sostegno allo sviluppo del turismo in sicurezza all’aperto, lungo i percorsi di trekking e quelli del cicloturismo, investendo in infrastrutture adeguate sia fisiche che digitali per rendere accessibili i piccoli borghi e dare il giusto risalto ai produttori che hanno sposato la sostenibilità.

Il ministro del Turismo Garavaglia ha dichiarato di puntare ad un “piano dell’enogastronomia” per l’Italia, in collaborazione con i colleghi ministri della Cultura e delle Politiche Agricole e in linea con quanto già messo in atto da altri paesi, per dare così concretezza alle parole pronunciate durante il G20 dal Primo Ministro Draghi: “l’Italia è aperta e l’industria del turismo ha riacceso i motori: siamo pronti a ripartire e l’enogastronomia è uno dei punti di forza, dimostrando di saper reggere anche in un momento di crisi”. Intanto il mondo delle aree interne, delle città dell’olio e del vino sta facendo un grandissimo lavoro per tenere vivo un settore che rappresenta anche un’integrazione al reddito in agricoltura. Il turista enogastronomico è un turista che ha le potenzialità di spendere non solo per visitare i borghi e la natura, ma diventa anche un consumatore e acquirente di vini e cibi, il che richiede anche un aumento della produzione e rafforza le opportunità di lavoro nell’ambito del turismo, punto di forza per il rilancio dell’economia italiana.