“Dal Rapporto Eurispes emergono le criticità strutturali che non permettono ai coltivatori italiani di fare il salto verso l’Agricoltura hi-tech. Occorre intervenire il prima possibile per recuperare terreno su due fronti fondamentali: l’assenza di Internet ad alta velocità in buona parte delle aree agricole del Paese; i proibitivi costi d’investimento iniziale per la trasformazione digitale delle aziende agricole italiane, la maggioranza delle quali come sappiamo è di piccole dimensioni e a conduzione famigliare. L’Agricoltura ad alta tecnologia è una risposta alle sfide ambientali e di sostenibilità. L’attuazione del Green New Deal – sia italiano che europeo – deve passare necessariamente anche da qui”.
Così Giuseppino Santoianni, Presidente AIC, Associazione Italiana Coltivatori.