Crescono i Fondi per le imprese femminili. Donne in campo rinnovata
Secondo un approfondimento di Adnkronos/Labitalia oggi in Italia le imprese guidate da donne sono circa 1.300.000, il 22% del totale nazionale (dati Unioncamere), e la domanda di consulenza al femminile, proprio durante la pandemia, è aumentata del 40%. L’emergenza sanitaria però ha rallentato il trend di crescita che ha contraddistinto negli ultimi cinque anni le imprese ”rosa”. Ora, la legge di Bilancio 2021 ha introdotto un ricco pacchetto di misure per incentivare l’imprenditoria femminile. Si tratta del ‘‘Fondo a sostegno dell’imprenditoria femminile‘” che parte da una dotazione di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022. ”Le cifre non sono esorbitanti, ma è un segnale importante per incentivare le donne a fare impresa”, afferma con Adnkronos/Labitalia Giancarlo Barbarisi, ceo di Ism (Impresa Sviluppo & Management), esperto specializzato in finanziamenti pubblici, bancari ed europei per le imprese. ”Il Fondo -prosegue Barbarisi- sostiene gli investimenti e il rafforzamento della struttura finanziaria delle imprese al femminile oltre che specifici programmi di formazione, orientamento e diffusione della cultura imprenditoriale e prevedono contributi a fondo perduto per l’avvio di nuove imprese, finanziamenti a tasso zero, percorsi di assistenza tecnico-gestionale e azioni di comunicazione volte a promuovere il sistema imprenditoriale femminile”. Barbarisi spiega ancora che con la manovra 2021 sono stati introdotti anche il ‘Fondo per il venture capital‘ di 3 milioni di euro, il ‘Fondo per il sostegno della parità salariale di genere‘ con un budget di 2 milioni di euro annui dal 2022 ed è stata rifinanzia con 15 milioni di euro l’iniziativa ”Donne in campo”.
Come funziona Donne in Campo
L’agevolazione consiste in un mutuo a tasso zero fino a 300.000 euro, di durata compresa tra 5 e 15 anni e di importo massimo pari al 95% delle spese ammissibili. Pensato per supportare progetti d’investimento di aziende agricole di dimensioni micro, piccole e medie guidate da donne, il fondo è erogato dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali e gestito da ISMEA. Dopo il lancio un anno fa, è stato rifinanziato con la legge di bilancio 2021. Possono presentare domanda le imprese agricole femminili che intendano realizzare progetti finalizzati al miglioramento del rendimento e della sostenibilità dell’azienda, al miglioramento delle condizioni agronomiche e ambientali, di igiene e benessere degli animali e/o alla realizzazione ed al miglioramento di infrastrutture connesse allo sviluppo e alla modernizzazione dell’agricoltura. Sono ammissibili le spese per opere agronomiche, opere edilizie e rilascio delle relative concessioni; acquisto di macchinari, attrezzature e realizzazione impianti; acquisto di terreni; consulenze per lo studio di fattibilità e progettazione; formazione di soci e dipendenti.