Pubblicate sul sito del Ministero delle Politiche agricole le “Linee guidaper gli interventi di cura e salvaguardia degli alberi monumentali”approvate il 31 marzo scorso con Decreto del Capo Dipartimento per lepolitiche europee, internazionali e dello sviluppo rurale. Sono ormai ben 3326, diffusi in ogni Regione d’Italia, gli alberimonumentali inseriti nell’elenco, curato dalla Direzione generale foreste susegnalazione delle Regioni e Province autonome. 

Dal 2013 il legislatore italiano ha sancito che anche alcuni alberi possonoa buon diritto rientrare tra i beni “che hanno cospicui caratteri dibellezza naturale, singolarità geologica o memoria storica” e possono quindia buon diritto fregiarsi del titolo di “monumento”. Si tratta di alberi singoli, in viali, in parchi e giardini ed anche neiboschi, di specie nostrali o esotiche, di proprietà pubbliche e ancheprivate che contribuiscono a testimoniare la grande biodiversità presente inItalia, arricchendone il paesaggio cui spesso contribuiscono in misurastraordinaria. Esemplari unici per maestà, bellezza dei fiori e delle foglie, rilevantidimensioni, età. Molto spesso si tratta infatti anche di alberi che vegetano da cento e piùanni, e necessitano di attenzioni e cure speciali. 

Proprio per garantire la massima tutela agli esemplari monumentali e conl’obiettivo di fornire criteri di univocità utili alla loro salvaguardia,sono state elaborate dalla Direzione generale delle Foreste le Linee guida. Le indicazioni contenute sono frutto di esperienze consolidate e competenzecondivise a più livelli e di un processo di consultazione pubblica, duratoun anno, che ha coinvolto moltissimi portatori di interesse, tra cuiRegioni, Province autonome e professionisti e tecnici del settore. Il documento è stato inoltre aggiornato alla luce dell’emanazione di unarecentissima Circolare ministeriale, firmata il 5 marzo 2020, relativa aiprocedimenti amministrativi per la tutela e salvaguardia degli alberimonumentali.

 Le Linee guida, rivolte prevalentemente ai proprietari dei grandi alberi maanche alle imprese addette alla loro cura e ai funzionari tecnici deiComuni, non sono un manuale tecnico-scientifico ma hanno lo scopo di fornireuno spettro di buone pratiche a cui fare riferimento nella gestione delpatrimonio arboreo monumentale.Rispondono, inoltre, all’esigenza di consolidare un linguaggio tecnicocomune, definendo i parametri qualitativi minimi che dovrebbero sottenderead ogni intervento di carattere arboricolturale rivolto agli alberimonumentali.