7 mila domande in 20 minuti per il bando Isi Agricoltura. L’AIC assiste gli agricoltori nelle zone dove internet non arriva

Chiuso il click day, la procedura telematica per l’assegnazione di 65mn di euro a fondo perduto – attraverso il Bando Isi Agricoltura 2019-2020, – Inail informa che sono 7.000 le domande pervenute. Il tempo concesso? Venti minuti, dalle 16:00 alle 16:20 di giovedì 28 gennaio. I finanziamenti saranno assegnati fino a esaurimento delle risorse economiche stanziate, secondo l’ordine di arrivo delle domande. Gli elenchi cronologici provvisori di tutte le domande inoltrate ieri, con evidenza di quelle collocate in posizione utile per essere ammesse al contributo, saranno pubblicati entro l’11 febbraio sul sito dell’Istituto. Le domande ammesse dovranno poi essere convalidate attraverso il caricamento sul sito dell’Inail del modulo di domanda (Modulo A), della perizia asseverata (Modulo B), con i relativi allegati, e di tutti gli altri documenti previsti per la specifica tipologia di progetto, indicati nell’allegato tecnico.

L’utilità dello strumento per le microimprese

L’obiettivo è sostenere le aziende agricole nel rinnovare i macchinari impiegati nelle proprie attività, con l’obiettivo di prevenire gli infortuni, ridurre l’inquinamento e la rumorosità dei processi produttivi. Questo sostegno a fondo perduto da parte dello Stato è rivolto soprattutto alle aziende molto piccole, che in Italia sono la stragrande maggioranza. Per queste può fare davvero la differenza. “È necessario sostenere le imprese che puntano ad abbassare il rischio infortunistico per i propri lavoratori e ad aumentare efficienza e sostenibilità. Il salto dei nuovi macchinari in termini di sicurezza e abbattimento dell’inquinamento è significativo, ma i costi – soprattutto per le micro aziende e i giovani agricoltori – sono proibitivi”, affermava il Presidente dell’AIC Giuseppino Santoianni a luglio 2020, quanto il bando venne presentato dall’Inail.

I finanziamenti ammissibili

Ciascun intervento può prevedere al massimo l’acquisto di due mezzi agricoli e/o forestali in una delle seguenti combinazioni: un trattore e una macchina dotata o meno di motore proprio, due macchine, di cui una sola dotata di motore, o due macchine senza motore. Il contributo per ogni progetto ammesso può arrivare fino a 60mila euro. I fondi sono ripartiti in budget regionali e suddivisi in due assi di finanziamento. Il primo, pari a 53 milioni di euro, è destinato alla generalità delle micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli. I 12 milioni del secondo, invece, sono riservati ai giovani agricoltori, organizzati anche in forma societaria. Il contributo in conto capitale per ogni progetto ammesso al finanziamento, calcolato sulle spese sostenute al netto dell’Iva, è pari al 40% per la generalità delle imprese agricole e al 50% per i giovani agricoltori, per un importo compreso tra un minimo di mille e un massimo di 60mila euro.

Le criticità

Lo strumento del “click day” per la distribuzione delle risorse permette di dare a tutti gli interessati le stesse possibilità. “Vincono” infatti i più veloci nella compilazione delle pratiche. Ma è proprio vero che le condizioni di partenza sono uguali per tutti? A ben vedere non è così. Sono penalizzati, ad esempio, gli agricoltori che si trovano in zone dove internet non arriva o non è veloce. Quando uno scarto di pochi secondi fa la differenza tra essere ammessi o venire esclusi, avere una connessione veloce ti rende un potenziale vincitore. A farne le spese sono soprattutto le aziende agricole delle aree interne, come sottolinea il Vicepresidente dell’AIC Donato Scaglione, che in Campania ha organizzato un vero e proprio team di sostegno (in foto) per gli agricoltori che non hanno i mezzi tecnici per compilare autonomamente le domande. In alcune aree del Paese l’assenza di infrastrutture digitali ha effetti tangibili sulla vita delle persone, “per questo AIC chiede al Governo di orientare anche in questa direzione gli investimenti del Recovery Fund”, – dichiara il Presidente Santoianni, – “intanto i Centri di Assistenza Agricola (CAA) dell’AIC sono a disposizione di tutti”.