Terremoto, AIC: servono misure concrete, comuni montani diventino zona esentasse

“È tempo di azioni concrete a sostegno di donne e uomini che danno valore al territorio rimanendovi in condizioni difficilissime, al prezzo di enormi sacrifici”. Questo il commento di Giuseppino Santoianni, Presidente dell’Associazione Italiana Coltivatori, a quattro anni dal terremoto devastante che ha colpito il Centro Italia. Prosegue Santoianni: “Nell’ultimo periodo abbiamo assistito a una lenta riapertura delle attività, ma le ripercussioni del Covid non devono fermare questi sforzi. Esortiamo il Governo ad avere più coraggio e ad adottare misure ad hoc per le zone montane, dove i gravissimi danni dei terremoti di agosto e ottobre 2016 si sono aggiunti allo spopolamento in atto da decenni, producendo un deserto dove gli agricoltori, i cittadini e le imprese rimaste fanno sforzi eroici per andare avanti. Come AIC rilanciamo la proposta di istituire una zona franca esentasse per il periodo di ripresa, affinché si possa far ripartire l’economia e lo sviluppo sostenibile”.