Santoianni ricorda Franco Marini: il sindacato perde un punto di riferimento

«Era un uomo a cui piaceva andare al sodo, senza tanti giri di parole, schietto e sincero con l’anima sindacale che lo ha sempre contraddistinto e che oggi, nel giorno della sua scomparsa, ci fa sentire tutti più soli. Il sindacato italiano e la politica oggi perde un punto di riferimento vero e sincero, appassionato». Così il Presidente dell’Associazione Italiana Coltivatori, Giuseppino Santonianni, commenta la scomparsa di Franco Marini, ex presidente del Senato. Negli anni della militanza sindacale Santoianni ricorda le occasioni di «confronto sincero» che lo hanno portato ad incontrare la seconda carica dello Stato. «Era un difensore della democrazia, un sindacalista ed un politico di alto profilo che oggi ci fa sentire orfani di quella passione che lo ha animato sempre e della quale, noi tutti che oggi combattiamo per i diritti dei lavoratori, ci siamo nutriti seguendo le sue orme e cercando di carpirne i segreti del dialogo e del confronto, della dialettica e del saper fare per il bene comune». Marini ad inizio gennaio era risultato positivo al Covid ed era stato ricoverato a Rieti. «E’ stato e resterà uno dei grandi protagonisti della stagione sindacale di questo paese. Lo ricordiamo con tutti gli onori che si devono ad un personaggio della sua caratura: uno di quei politici e di quei costruttori del Paese che oggi ci lascia una eredità che come AIC siamo pronti a raccogliere e perpetuare nel nostro agire quotidiano».