Riforma del sistema Dop e Igp nell’Ue
L’AIC è intervenuta al convegno sulla Riforma europea del sistema DOP e IGP, organizzato a Roma da Federitaly.
Nel suo intervento, la responsabile comunicazione Geri Ballo ha riportato la valutazione positiva espressa dal Presidente Giuseppino Santoianni sul nuovo Regolamento Ue che entrerà in vigore a metà aprile 2024.
Il Regolamento prevede quattro linee di intervento: il rafforzamento dei Consorzi, che saranno dotati di nuovi strumenti e responsabilità, sia nella promozione dei prodotti, ad esempio nel “turismo a Indicazione Geografica”, sia nell’immissione dei prodotti sul mercato, con particolare riferimento alla programmazione produttiva annuale; la tutela rafforzata sul mercato e sui domini internet che vendono prodotti agroalimentari, con l’introduzione di un sistema di geo-blocking a livello europeo e l’obbligo di introduzione del nome del produttore in etichetta; la semplificazione burocratica, soprattutto nelle modifiche dei disciplinari; e l’introduzione, ancora facoltativa, di un rapporto di sostenibilità attraverso il quale i consorzi descrivono l’impegno e l’impatto che le pratiche di sostenibilità utilizzate hanno sulla performance aziendale e sulla posizione del prodotto. Questi pilastri della riforma sono stati illustrati dall’On Paolo De Castro, relatore del Regolamento Ue, che ha chiesto la collaborazione di AIC e Federitaly per far conoscere le novità previste ai coltivatori.
“La mission di Aic è da sempre quella di stare a fianco delle produzioni di qualità. Dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, dal 30% all’80% delle aziende che rappresentiamo hanno una denominazione di origine certificata. Ancora molto rimane da fare nelle aree interne, soprattutto al Sud, dove molte produzioni tipiche non sono certificate”, afferma Geri Ballo nel suo intervento. L’AIC ha dato la sua disponibilità a mappare queste produzioni e seguirne l’iter di certificazione, in collaborazione con Federitaly, alla quale ci lega un protocollo d’intesa e una visione condivisa sulle potenzialità delle produzioni d’eccellenza delle Aree Interne italiane.