Patronati, AIC: “Calcolo ripartizione fondi fermo al 2015, urge revisione del sistema”
“L’AIC ha promosso nel 1972 Inpal, patronato che durante la pandemia da Covid-19, insieme agli altri patronati italiani, ha lavorato per far arrivare in modo capillare i sostegni erogati dallo Stato, contribuendo a velocizzare il passaggio di servizi e aiuti dalle istituzioni ai cittadini. Purtroppo però questo patronato insieme ad altri sta soffrendo pesantemente per il calcolo errato e il mancato aggiornamento dei dati sulle pratiche effettuate, rimasto fermo al 2015, a cui il Ministero del Lavoro fa riferimento per la ripartizione dei fondi. Sono molto preoccupato per la situazione che si sta creando, al centro dei miei pensieri c’è la tranquillità delle centinaia di dipendenti in tutta Italia e delle loro famiglie”, dichiara il Presidente dell’Associazione Italiana Coltivatori Giuseppino Santoianni in merito a una questione ben nota agli addetti ai lavori ma poco conosciuta al di fuori, e che riguarda anche diversi altri patronati che come Inpal hanno visto crescere il numero di cittadini che si affidano a loro per l’erogazione di servizi, a fronte però di una mancata erogazione dei fondi corrispondenti da parte dello Stato. Un paradosso vero e proprio, che dopo sei anni di mancato intervento da parte del Ministero del Lavoro e Politiche Sociali, va ad impattare proprio sugli operatori che si occupano di assistere i cittadini e i lavoratori in difficoltà. “Non perdiamo però la speranza nel buon senso delle istituzioni”, aggiunge il Presidente Santoianni, “mi riferisco in particolar modo al nuovo Ministro del Lavoro Andrea Orlando, nel cui intervento nutro fiducia. Non voglio credere che si lascino fallire i patronati che negli ultimi sei anni sono cresciuti grazie ai cittadini che li hanno scelti. Recuperata questa grave mancanza sarà il momento di riformare l’intero sistema di calcolo dei fondi, incardinandolo sul principio della trasparenza, perché non ricapiti più”, conclude il Presidente dell’Associazione Italiana Coltivatori.