PAC, AIC: Italia non perda occasione storica per politiche coraggiose

“Il Piano Strategico Nazionale, integrato con le risorse del Pnrr per l’agricoltura, costituisce un’occasione unica per il comparto italiano, da valorizzare con scelte politiche coraggiose”. Così Giuseppino Santoianni, Presidente dell’Associazione Italiana Coltivatori a margine dell’audizione del Ministro Stefano Patuanelli presso le Commissioni congiunte di Camera e Senato. Al Mipaaf è in corso di definizione il Piano Strategico Nazionale, che dovrà essere inviato a Bruxelles entro il 31 dicembre.

“Bene la determinazione del Ministro nel contrastare l’istituzionalizzazione dell’Italian Sounding, gli agricoltori italiani hanno costruito con immane fatica il lustro internazionale del made in Italy, dovrebbero essere d’esempio per altri agricoltori nel mondo e non vittime di saccheggio dei propri marchi. L’Europa non lo può permettere e se dovesse farlo saremo al fianco del Ministro nell’adire la Corte di Giustizia”, afferma Santoianni.

Un altro tema al centro del dibattito, a volte aspro sia in sede di approvazione della PAC che nelle Commissioni italiane, è quello ambientale. La nuova PAC introduce infatti per la prima volta gli Ecoschemi. “La tutela dell’ambiente non è in contrasto con la sostenibilità economica delle PMI italiane. Senza rispettare l’ambiente non potremmo produrre alimenti sani. Sostenere con determinazione le imprese che hanno scelto di non inquinare e di produrre in equilibrio con la natura va a beneficio dell’intera società. Chiediamo al Ministro Patuanelli di tenere conto di questo nella preparazione del Piano italiano”, aggiunge Santoianni.

Un’altra novità della nuova PAC, quella della clausola sociale, “è un elemento importante, non un mero passaggio burocratico. L’Italia dovrebbe essere il primo Paese UE ad approntare gli strumenti per introdurla, il prima possibile perché le aziende sane – che sono la stragrande maggioranza – devono poter isolare i competitor sleali e soprattutto perché c’è una questione di diritti dei lavoratori sfruttati da affrontare con urgenza. Ci aspettiamo sia tenuto in debito conto nel Piano Strategico Nazionale”, conclude il Presidente dell’AIC.