Oggi al WFF di Cibus: quale transizione e quale impatto per l’agroalimentare?

Si è svolta oggi a Parma la giornata conclusiva del World Food Research and Innovation Forum, giunto alla sua terza edizione, nel contesto di Cibus 2021 e culminato con i panel che hanno messo al centro la ripresa economica, le risorse europee per la transizione ecologica e quelle della PAC, tenendo conto della Presidenza Italiana del G20.

L’intervento di AIC per le agenzie di stampa

A margine delle discussioni di oggi, l’AIC, presente a Cibus, ha espresso il suo sostegno alle politiche europee di transizione ecologica, mettendo in guardia che la loro implementazione in Italia non finisca per distorcere il mercato, e chiedendo si riconosca il ruolo pionieristico delle pmi che da anni praticano con convinzione un modo di produrre cibo in sintonia con gli ecosistemi. A proposito dell’acceso dibattito sul Nutriscore, l’AIC ha condiviso una riflessione che pone al centro il consumatore europeo. “Se rinunciamo a informare i cittadini, se la nostra sfida non è quella di trovare gli strumenti per informare i consumatori e renderli così pienamente coscienti dell’impatto delle loro scelte di consumo, allora abbiamo mancato in una parte importante del nostro compito”, si è espressa AIC.

Le voci istituzionali della giornata di dibattiti

Il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha sottolineato il ruolo centrale che hanno le imprese nel creare sviluppo e crescita. Per Giorgetti sono loro gli attori primari, mentre le istituzioni possono accompagnare e sostenere, ma non sostituirsi, a questa funzione essenziale. In più – come largamente noto – il ministro ha sottolineato l’ottima performance del settore agroalimentare nel resistere alla pandemia.

“L’importanza del settore agricolo durante la ripresa è dimostrata anche dal fatto che l’Italia ha raggiunto un valore 50 mld di export”, – ha sottolineato Paolo De Castro, Coordinatore S&D in Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, – “Però va vista anche l’altra faccia della medaglia, ovvero che il settore agroalimentare ha affrontato delle difficolta dovute alla chiusura dei ristoranti in Italia e nel mondo”. Inoltre, in tema di transizione ecologica delle imprese, De Castro ha sottolineato l’importanza di lavorare sulla sostenibilità ma accompagnando le imprese in questo passaggio e senza abbassare il potenziale produttivo in UE.

Cos’è il WFF

Il WFF è stato lanciato nel marzo 2021 come una piattaforma innovativa che si propone di dare priorità alla partecipazione giovanile per contribuire alla trasformazione dei nostri sistemi alimentari, con azioni mirate ad identificare soluzioni per rispondere alle sfide degli “Obiettivi di Sviluppo Sostenibile” (SDGs) dell’ONU, in particolare “Fame zero”. Oggi sono quasi 700 milioni le persone che soffrono la fame, un numero che sta crescendo a seguito della pandemia di COVID-19. Un aumento di minacce come parassiti, epidemie, conflitti e cambiamenti climatici stanno aggravando questa crisi alimentare globale.

Alla base dell’iniziativa c’è la convinzione che ognuno di noi ha l’opportunità di contribuire, ed ecco perché i panel di discussione sono composti da gruppi giovanili, influencer, aziende, istituzioni accademiche, organizzazioni no profit, governi, media e pubblico.

L’evento di punta dell’agenda del WFF verrà lanciato dal 1 al 5 ottobre 2021 e mirerà a promuovere la consapevolezza, l’impegno, la difesa e a mobilitare le risorse a sostegno della trasformazione dei sistemi agroalimentari attraverso un’azione guidata dai giovani.