Giorno della Memoria, AIC: raccontiamo ai giovani perché il passato non diventi futuro

“Più gli anni passano e uno dopo l’altro ci lasciano gli ultimi testimoni diretti dell’Olocausto, più cresce in noi la responsabilità di raccogliere il loro testimone e farci memoria per le generazioni più giovani”, afferma Giuseppino Santoianni, Presidente dell’Associazione Italiana Coltivatori in occasione del Giorno della Memoria, ricorrenza istituita dal Parlamento italiano con la legge n.211 del 2000. Il 27 gennaio è l’anniversario dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz e per questo scelta come data simbolica. “Ricordare il passato è l’unico modo che abbiamo per non ritrovarcelo nel futuro, ricordare le scelte nefaste che hanno portato ad annientare milioni di vite umane ci aiuta a sviluppare gli anticorpi perché non accada più”, – prosegue Santoianni – “per questo dobbiamo essere uniti oggi contro l’antisemitismo e contro ogni forma di violenza scagliata contro la persona umana e la sua dignità. Questi sono i principi alla base del nostro essere europei, italiani e costruttori di pace e democrazia ovunque nel mondo”.