Agricoltura, AIC: le eccellenze made in Italy rischiano, occorre intervenire

“In un rapporto ad hoc, la Commissione europea ci dice che i prodotti agroalimentari europei con indicazione geografica e denominazione protetta hanno un valore di vendita di 74,76 miliardi. Si tratta di 3.207 prodotti europei dal nome tutelato, di cui 800 – compresi i vini – sono italiani. I consumatori sono disposti a pagarli il doppio dei prodotti simili senza certificazione. Ma un altro rapporto della Commissione ci dice di stare estremamente attenti. Nella prospettiva di breve periodo che fotografa la crisi dell’agroalimentare, emerge chiaramente che i prodotti d’eccellenza e dal più alto valore aggiunto – settore in cui l’Italia è leader europeo – sono anche i più penalizzati dalla crisi, con crolli di vendite dovuti alla chiusura dei ristoranti, alle nuove barriere all’export e alla contrazione del potere d’acquisto dei cittadini. Un esempio per tutti quello del vino, il cui consumo all’interno dell’UE scenderà dell’8% rispetto alla media degli ultimi 5 anni, mentre l’export crollerà del 14%. Serve perciò un piano straordinario del Mipaaf, insieme ad altri ministeri, per sostenere i prodotti che rappresentano il made in Italy nel mondo, che raccontano il nostro territorio, la nostra cultura, i nostri valori”.

Così Giuseppino Santoianni, Presidente Associazione Italiana Coltivatori