Agricoltura, AIC: bene aumento fondo Isi Inail, rendere più inclusivo l’accesso ai finanziamenti

“Bene le novità del bando Isi Inail che aumenta il fondo dedicato, la percentuale di copertura e l’importo erogabile. In agricoltura è fondamentale affiancare gli imprenditori con strumenti concreti per sostenere la sicurezza sul lavoro. Dall’analisi dei dati Inail emerge che nel quinquennio 2018-2022 gli infortuni in agricoltura sono stati 114.744, di cui 447 mortali. Sono numeri impressionanti e il 2023 è continuato sulla stessa linea, è necessario imprimere una svolta”.

Così Giuseppino Santoianni, presidente dell’Associazione Italiana Coltivatori, commentando la presentazione al MASAF del nuovo bando Isi Inail, con un fondo che passa da 35 a 90 milioni, l’importo massimo erogabile alle aziende da 60mila a 130mila euro e la percentuale di copertura spese dal 40% al 65%, arrivando all’80% per i giovani agricoltori.

“L’agricoltura è ancora un settore dove l’uomo manualmente continua a porre in essere un importante numero di operazioni, alcune potenzialmente pericolose. Dati alla mano il ribaltamento dei trattori ancora oggi è la causa principale di incidentalità mortale (il 53,8% dei casi nel quinquennio 2018-2022), ecco perché non possiamo rinunciare a nuove tecnologie come i sensori inclinometri e anti-ribaltamento”, – continua il presidente di AIC – “Ammodernare il parco macchine permette inoltre di ridurre l’inquinamento ed accrescere la competitività, per questo i nostri agricoltori partecipano in massa al bando. A tal fine abbiamo chiesto anche di sostituire il click day con un meccanismo inclusivo verso gli agricoltori che non dispongono di connessione internet veloce, problema che tocca ampie aree interne del paese. La nostra proposta come AIC è che il Governo e l’Inail si prendano in carico tutte le domande presentate, vista l’urgenza di un salto tecnologico del comparto produttivo, ed in subordine, qualora i fondi non fossero sufficienti, proponiamo di sostituire il click day con un meccanismo di sorteggio che darebbe la possibilità di poter accedere al contributo in modo paritario alle imprese delle zone svantaggiate e a quelle insistenti su zone coperte da fibra ultraveloce”.