Sostenibilità, AIC: premialità aziende virtuose e incentivi transizione eco

«Per il World Economic Forum le imprese che cresceranno di più in futuro sono quelle che scelgono di prendersi cura della natura. Secondo il rapporto ‘The Future of Nature and Business’ del WEF le scelte imprenditoriali pro-natura valgono 395 milioni di nuovi posti di lavoro entro il 2030, creando opportunità per le aziende stimate in 10 mila miliardi di dollari. Certamente gli imprenditori non possono fare da soli, è fondamentale l’impegno dei Governi per rimodellare un’economia verde all’altezza delle sfide economiche post-Covid e delle aspettative che le generazioni più giovani ripongono su di noi». Lo dichiara Giuseppino Santoianni, Presidente dell’Associazione Italiana Coltivatori, che prosegue: «Le politiche europee si stanno orientando in questa direzione con il Green Deal e gli investimenti di Next Generation EU. Ma è necessario fare scelte lungimiranti di indirizzo dei fondi. Una di queste è introdurre incentivi ad hoc per far aumentare volume di business e investimenti di chi ha puntato, magari da tempo e in modo pionieristico, sulle produzioni biologiche e sulla sostenibilità. Non è pensabile fermarci ai giusti incentivi per la transizione ecologica delle imprese industriali e inquinanti o che non praticano ancora le coltivazioni biologiche. Occorre sostenere allo stesso tempo la crescita e il rafforzamento di imprese che hanno puntato da tempo sulla sostenibilità e sul biologico – il metodo di coltivazione amico della biodiversità – portando l’Italia in cima alle classifiche europee del settore».