A Tavola con i Papi: la zuppa di Papa Gregorio Magno
La relazione tra cibo e sfera del sacro è un tema antico e affascinante che, con l’avvicinarsi del Giubileo 2025, ho deciso di approfondire nuovamente, partendo da una domanda curiosa: cosa mangiano i Papi? E quali sono i loro gusti a tavola? La risposta a questi interrogativi l’ho trovata sfogliando un prezioso libro di cucina interamente dedicato a questo argomento, che ho ricevuto come dono per questo Natale.
La sua lettura ricca di ricette, aneddoti e realistiche immagini mi ha accompagnata in un viaggio culinario nelle tavole dei Papi di diverse epoche. Ho così scoperto che il Santo Papa Giovanni XXIII, ricordato da tutti come il Papa buono, aveva un debole per la polenta, piatto che gli evocava i sapori dell’infanzia, spesso accompagnata da una fumante Casoeula.
Continuando a leggere, incontro Papa Clemente VI, noto per il suo amore per il buon cibo e il vino, celebre per i sontuosi banchetti di circa 30 portate e per le 50.000 torte preparate in suo onore in occasione della sua incoronazione.
Tradizione vuole che la sera di Capodanno al centro delle nostre tavole ci sia lo zampone accompagnato dalle lenticchie. In molti, però, forse non sanno che questo piatto è legato alla figura di San Silvestro, eremita e digiunatore protagonista di numerose leggende. La più affascinante ritrae questo Papa come un eroe che sconfigge un drago all’interno della sua grotta dopo aver percorso una lunga scalinata di 365 gradini, un atto che molti interpretano come la fine del paganesimo per mano del cristianesimo.
Molti secoli fa, si celebrava San Marco consumando abbondanti quantità di ciliegie come simbolo di buona fortuna per i Papi e per il loro operato. A questa data è legata anche la figura di Papa Gregorio Magno, conosciuto per la sua sobrietà e la sua devozione al digiuno. Furono proprio queste due sue caratteristiche a suscitare un certo sdegno nelle sue guardie e nei giardinieri, che lo videro cedere alla tentazione di un grande piatto di ciliegie fresche e succose, non riuscendo a resistervi. Un comportamento insolito per lui, tanto che le guardie si rivolsero a San Marco, che apparve avvolto da una nube di fuoco.
Che si tratti di realtà o leggenda, la figura di Gregorio Magno mi ha affascinata così tanto da spingermi a riproporre uno dei suoi piatti preferiti: la zuppa di ceci.
Zuppa di ceci (Ingredienti per 4 persone):
- 350 g di ceci secchi
- 4 fette di pane
- 30 g di lardo
- 1 pizzico di zafferano
- 1 pizzico di salvia
- 10 ml di olio d’oliva EVO
- Sale e pepe q.b.
- 500 ml di acqua per la cottura
Preparazione:
Per preparare questa zuppa, inizio lasciando i ceci in ammollo in una capiente ciotola con abbondante acqua per tutta la notte. Una volta ammorbiditi, li cuocio a fuoco medio con 500 ml di acqua, sale, pepe e rosmarino. Prima di aggiungere lo zafferano, lo sciolgo in un cucchiaio di acqua calda. Dopo circa 45 minuti, frullo metà dei ceci con un po’ di acqua di cottura, mentre l’altra metà la soffriggo per 10 minuti insieme al lardo. Nel frattempo, abbrustolisco il pane e, quando è pronto, trasferisco la zuppa in un piatto capiente, versandola sopra le fette di pane croccante.
Il consiglio di Maria: per arricchirla ulteriormente, ho aggiunto due peperoncini arrostiti alla mia zuppa.