Santoianni (AIC): “Il 1º maggio in agricoltura spesso è un giorno come tutti gli altri e la sicurezza nei campi resta ancora un miraggio”

 Festa del lavoro, ma non per tutti e stando agli ultimi dati INAIL il settore agricolo resta ancora tra i più esposti agli infortuni e nei campi si continua a morire sempre per le stesse cause e con le stesse modalità ma purtroppo non abbastanza “prioritaria”.

Roma, 1 maggio 2025 – “Festa del lavoro, ma non per tutti e stando agli ultimi dati INAIL il settore agricolo resta ancora tra i più esposti agli infortuni e nei campi si continua a morire sempre per le stesse cause e con le stesse modalità – dichiara Giuseppino Santoianni, Presidente dell’AIC (Associazione Italiana Coltivatori) – ma purtroppo non si fa abbastanza”.

Gli infortuni, sia mortali che non, sono spesso causati da scivolamenti, cadute e sforzi fisici eccessivi, e rappresentano il 27,5% dei casi totali. Tra gli incidenti mortali prevalgono i ribaltamenti dei trattori e l’uso improprio dei macchinari (53,8%), seguiti dalle cadute dall’alto (14,5%). Questi numeri evidenziano l’urgenza di accelerare l’ammodernamento del parco macchine e dei dispositivi di sicurezza.

“Il costo per la sostituzione o l’adeguamento dei mezzi agricoli è spesso fuori dalla portata di molte aziende, che operano con margini sempre più ristretti e affrontano l’incertezza legata ai cambiamenti climatici e alla volatilità delle produzioni”, aggiunge il Presidente Giuseppino Santoianni in occasione della Festa del Primo Maggio.

“Sebbene utile, l’attuale bando ISI non è sufficiente a coprire il reale fabbisogno del settore sul tema – sottolinea il presidente di AIC – e in attesa di conoscere meglio i dettagli sui fondi annunciati dal Governo, confidiamo che possano coinvolgere una platea più ampia di beneficiari, soprattutto nel settore agricolo e che l’Inail possa contribuire a rafforzare l’impegno in termini di supporto e formazione in un settore che resta sempre ai margini dell’attenzione generale”, conclude Santoianni.