
Rapporto ASviS 2025, Santoianni (AIC): “Con investimenti strutturali l’agricoltura sarà protagonista della transizione ecologica”
L’Alleanza apre la nona edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile a Milano, al Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia, investimenti e sostenibilità al centro del dibattito sull’Agenda 2030, a dieci anni dalla sua adozione.
Roma, 7 maggio 2025 – “Accelerare la transizione ecologica significa investire nel futuro dell’agricoltura italiana ed europea. Da questo percorso il settore può trarre benefici strutturali, in termini economici, ambientali e sociali. L’agricoltura, già parte attiva di questo cambiamento, deve essere messa nelle condizioni di essere parte attiva”
Così Giuseppino Santoianni, presidente dell’Associazione Italiana Coltivatori (AIC), commentando i dati del Rapporto di Primavera 2025 dell’ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, dal titolo “Scenari per l’Italia al 2035 e al 2050: il falso dilemma tra competitività e sostenibilità”, presentato oggi a Milano presso il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia “Leonardo da Vinci” dal direttore scientifico Enrico Giovannini.
Secondo le proiezioni contenute nel Rapporto, in uno scenario sostenuto da investimenti innovativi e mirati, il valore aggiunto dell’agricoltura italiana resterebbe stabile al 2035, per poi registrare una crescita del 7,1% entro il 2050. Un dato che conferma la traiettoria positiva già in atto.
«Negli ultimi anni il valore aggiunto del settore primario ha mostrato una crescita costante, raggiungendo circa 42 miliardi di euro nel 2024 – sottolinea Santoianni –. Un risultato che conferma il ruolo strategico dell’agricoltura come uno dei pilastri del nuovo sviluppo europeo».
Per l’AIC è fondamentale consolidare e rafforzare le politiche già esistenti, come la Politica Agricola Comune e i Fondi di Coesione, integrandole con nuove leve di finanziamento, come quelle messe in campo dalla Banca Europea per gli Investimenti (BEI), che ha già annunciato lo stanziamento di 3 miliardi di euro per gli investimenti del comparto agricolo.
“Non possiamo trascurare l’importanza della ricerca e dell’innovazione – aggiunge Santoianni –. È essenziale che una quota più ampia delle risorse di Horizon Europe sia destinata all’agricoltura, per sostenere lo sviluppo di soluzioni tecnologiche e digitali capaci di rafforzare la sostenibilità ambientale e la competitività del settore”
Per questo l’AIC guarda con attenzione al negoziato sul nuovo Quadro Finanziario Pluriennale dell’Unione Europea, discusso nella Plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo.
“Sosteniamo un bilancio europeo ambizioso – afferma il presidente di AIC –. Questo è il momento giusto per avviare un piano d’investimenti strutturali capace di coniugare competitività e responsabilità ambientale, contribuendo alla sovranità alimentare, alla tutela dei territori e alla coesione sociale in Europa”.