
Osservatorio Food Sustainability: il 74% delle aziende agricole italiane adotta pratiche sostenibili ma urge ripensare al packaging alimentare
Presentati oggi durante il convegno “Sostenibilità al plurale: strategie e relazioni per la filiera agroalimentare in trasformazione” i dati dell’Osservatorio Food Sustainability del Politecnico di Milano
ROMA, 19 giugno – Sempre più imprese agricole italiane si orientano verso modelli produttivi attenti alla gestione sostenibile delle risorse. È quanto emerge dall’ultima indagine dell’Osservatorio Food Sustainability del Politecnico di Milano, presentata oggi durante il convegno “Sostenibilità al plurale: strategie e relazioni per la filiera agroalimentare in trasformazione”.
Lo studio evidenzia che il 74% delle aziende agricole adotta almeno una pratica circolare, contribuendo alla transizione verso un sistema agroalimentare più resiliente. Tra le azioni più diffuse si segnalano l’agricoltura integrata, la conservativa e gli interventi per la tutela della biodiversità, pratiche rigenerative che interessano oltre una azienda su due.
Importanti anche i dati relativi all’uso di risorse rinnovabili: il 48% delle imprese impiega materie prime ottenute da scarti di lavorazione, acqua riutilizzata o energia da fonti sostenibili. Il 38% valorizza le eccedenze produttive attraverso donazioni, trasformazioni secondarie e recupero, mentre il 33% riutilizza scarti e biomasse come input per nuovi cicli produttivi.
L’adozione delle pratiche circolari cresce al crescere della dimensione aziendale: se ne rileva la presenza nell’82% delle imprese molto grandi, nel 77% delle grandi, nel 76% delle medie e nel 73% delle piccole. Un dato che evidenzia quanto è stato fatto, ma quanto si può ancora fare per migliorare questo trend, in particolare con il supporto delle soluzioni di Agricoltura 4.0.
Nel quadro della transizione sostenibile, il report sottolinea anche il ruolo strategico della filiera corta, con i Gruppi di acquisto solidale (GAS) indicati come alternativa concreta ai canali tradizionali. Tuttavia, la Grande distribuzione resta un punto di riferimento per i consumatori, in virtù delle garanzie in termini di prezzo e accessibilità.
Un tema del dibattito è infine quello del packaging alimentare, indicato come uno degli elementi chiave da ripensare in ottica circolare, tracciabile e sostenibile, capace di coniugare la qualità del prodotto con la riduzione dell’impatto ambientale e degli sprechi.
L’analisi dell’Osservatorio evidenzia come la transizione ecologica del settore agroalimentare richieda non solo l’impegno delle imprese, ma anche politiche di accompagnamento e strumenti di filiera in grado di valorizzare le buone pratiche già in atto.